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Pupun Festival

  |   Acrobati, Spettacoli, teatro acrobatico, Trampoli

PUPUN Festival – Filiere Futuro Festival del Piceno è un processo destinato a lasciare il segno sui territori e, più in generale, sulle comunità. Non solo un festival, dunque, ma un’opportunità di crescita per il territorio che si fa sviluppo di comunità.

Il progetto risultato primo in Italia tra gli otto vincitori dell’avviso pubblico “Borghi in Festival. Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori”, è stato selezionato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura tra i 643 progetti presentati in tutto il Paese, attribuendo 100 punti su 100, punteggio massimo.

Pupun Festival vede come capofila il Comune di Comunanza, in rete con altri sei Comuni del Piceno – Acquasanta Terme, Castignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Rotella – con il supporto e il coordinamento di Bim Tronto e una compagine di partenariato importante: Fondazione Carisap, Symbola, Unicam, Form, Mac e Pop Studio, Appennino Up, Bottega del Terzo Settore, Esco BIM, Opera e Casa di Asterione, con il supporto progettuale di Marchingegno.

“Pupun” non è solo l’antico etimo della popolazione dei Piceni a sud delle Marche, ma anche l’anima salda e la capacità di resilienza delle comunità e rappresenta il chiaro intento di reinventare un futuro che leghi culturalmente sette piccoli borghi del cratere sismico situati alle spalle di Ascoli Piceno. Il Festival viene, dunque, concepito come strumento propulsore di un processo di rafforzamento e valorizzazione delle comunità coinvolte e, soprattutto, come agente critico di cambiamento attraverso l’arte, lo spettacolo, la cultura e le “materie” caratterizzanti il territorio. Si riparte dal patrimonio locale, dal genius loci piceno, dai valori dei saperi locali, dalle antiche tradizioni legate all’artigianato del legno, del rame, del travertino, per aprire un confronto tra gli operatori culturali ed economici del territorio, sviluppando una nuova energia di filiera e maniere inedite di fare turismo.

Il Festival mescola un fitto programma di eventi culturali, spettacoli, performance, laboratori e workshop coinvolgendo le attività produttive, l’artigianato artistico locale e l’eccellenza del “saper fare”. Il cuore sarà la dimensione spettacolare del Festival, in cui le trame individuate daranno vita a una serie di manifestazioni artistiche tra installazioni di video e sound art, una scenografica macchina sonora itinerante e tre grandi spettacoli.

TOMBOLO

L’origine di tutte le immagini è legata alla rappresentazione della forma umana, che appartiene a quella fase antropologica in cui l’identità tra “atto artistico” e “atto magico” era la stessa cosa. Nel territorio piceno, l’atto artistico e l’atto magico sono i creatori di diverse tecniche di artigianato tra le più pregiate e peculiari nel mondo.

In “Tombolo” la Compagnia dei Folli vuole rendere omaggio alla metamorfosi tra l’essere umano e la sua arte. Gli artisti si trasformano così in fuselli mossi da mani invisibili che intrecciano, tramano, compongono fili immaginari della vita. E come il merletto del tombolo tanto più è prezioso quanto più contiene vuoti e pieni così si dipana il senso della vita tra il vuoto e il pieno. Gli artisti come matasse di filo dimenticate in una scatola prendono vita attraverso le mani esperte dell’artigiano-creatore che seguendo un disegno predefinito crea l’intreccio.

Cosi sembrano le nostre vite. Ma la vita riserva sorprese e gli artisti-fuselli si ribellano al predeterminato e intrecciano fili e relazioni casuali attraverso il vivere quotidiano: il dormire, lo svegliarsi, l’amarsi, il correre, il cadere per poi rialzarsi, il morire per fare spazio al nuovo. Non esistono più tracciati da seguire ma attraverso la libertà di ognuno si crea la bellezza del proprio destino. La bellezza della vita corre attraverso le trame di fili che ognuno intreccia insieme agli altri per diventare esso stesso luce e faro.

IL SOFFIO DEL TARASSACO

Lo spettacolo si apre con Lidia, un’abitante di Meschia che ricorda le storie che la nonna usava raccontarle per farla addormentare. Una storia in particolare narra della presenza di creature magiche tra i pioppi del tarassaco, che se “soffiato” può rivelare un mondo fantastico. Lidia si troverà quindi catapultata insieme al pubblico in un bosco incantato, nel quale conoscerà la Ninfa del vento e il Re del bosco e dovrà aiutarli a unirsi in matrimonio per salvare il regno magico da oscuri nemici.

ABYSSUS

Nel fondo del lago, nascosti alla vista degli uomini, vivono misteriose creature acquatiche. In una notte di primavera questi bizzarri abitanti si recano sulle sponde del lago per una curiosa processione. Meduse incandescenti, simpatici cavallucci, granchi e pesci colorati danzano sulle note di ottoni scintillanti. Il rito viene interrotto dall’uomo che turba l’equilibrio sottraendo alcune creature dagli abissi. L’incanto è finito e la maledizione si spande come un’onda sulla terra. Inizia una lotta impari che potrà aver fine solo quando l’ordine verrà ristabilito.